La Vita dei Musicisti: I Viaggi verso il Successo
Una vita fatta di gavette, quella del musicista, con esibizioni in locali scalcagnati o viaggi estenuanti alla ricerca di quella manifestazione con musica dal vivo.
In questo contesto “bohemien”, talvolta è facile portare sulle proprie spalle uno strumento musicale fino al locale dove ci si esibirà, talvolta invece il trasporto di strumenti musicali necessita di un aiuto.
Se infatti le cose iniziano a girare, il musicista da solista diventerà gruppo, con strumenti musicali che devono trovarsi sul palco qualche tempo prima (da giorni a ore) dell’esibizione per accordarsi, provare…
Quando le cose si fanno serie: Il problema del trasporto di Strumenti Musicali
Facciamo l’esempio di un piccolo gruppo jazz: in cosa consiste in questo caso il trasporto degli strumenti?
Ci sono trombe, facili da portare, contrabbassi (un po’ meno) e sovente batteria: qui si inizia ad avere necessità di un mezzo di trasporto abbastanza capiente per mettere tutti i tamburi e i piatti. L’immagine anni ‘70 del pullman o del furgoncino che trasporta le band e i suoi strumenti diventa di colpo reale. Ma se ci si trova alle prime armi, se non si è ancora diventati un ensemble affermato, in questi casi bisogna trovare una soluzione che sia rapida e conveniente.
Facciamo un altro esempio. Un orchestra di liscio, impegnata quasi tutto l’anno a girare nei locali dove allietare serate o pomeriggi danzanti. Una situazione che vive le medesime situazioni di gavetta, con orchestrine che suonano da pochi anni, appena composte, e altre dalla carriera ventennale.
Non tutte dunque hanno il pulmino dedicato con tanto di nome dell’orchestra: si presume che, almeno nei primi tempi, si debba trovare una soluzione semplice e sicura. Importante, qui, il fattore velocità di chi si occuperà del trasporto: spesso in un weekend, tra pomeriggio e sera, un locale liscio alterna fino a 4 orchestre, con poco intervallo a disposizione per le prove.
La situazione delle orchestre da balera assomiglia a quella delle bande di paese.
Se il Comune è piccolo o ha fatto determinate scelte di bilancio spesso spetta ai musicisti provvedere da sé.
Mettendo magari una quota tutti insieme per il trasporto degli strumenti musicali più pesanti affidato ad una sola ditta. Passiamo ora ad un altro caso estremo ma non infrequente.
Il grande maestro, il pianista di fama internazionale acclamato dalle platee di tutto il mondo concede l’onore di esibirsi in un determinato teatro o locale
Ma il maestro pretende di suonare il suo strumento, il suo adorato pianoforte, magari esemplare unico di una tradizionale famiglia tedesca… insomma anche il gestore del teatro o del locale di turno accetterà il compromesso pur di non perdere l’esecutore.
A chi si affiderà? Sicuramente ad una ditta specializzata.
Non si tratta, in poche parole, solo di portare uno strumento musicale pesante da una parte all'altra. ma intervengono due fattori indispensabili:
1) Il primo è la cura dello strumento
Per i "profani del trasloco" non sembra richiedere molte cure, eppure è sufficiente un urto involontario, una condizione atmosferica non ottimale per modificare la qualità del suono di quello strumento. Non se ne accorgerà nessuno a parte il maestro, ovviamente, ma sarà lui il cliente insoddisfatto.
2) In secondo luogo la puntualità
Un concerto, che sia classico, jazz, pop o rock, inizia ad un determinato orario. La puntualità dei musicisti permetterà al locale di richiamarli per un’altra esibizione.
Sia che si tratti di territorio nazionale che di superare i confini, una seria ditta di traslochi che presti questo tipo di servizio deve sapere prevedere tutti ostacoli nel percorso, tra blocchi stradali organizzati, scioperi vari, lavori e deviazioni.
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