I possessori di gatti conoscono quanto sia difficile o impegnativo trasportare un gatto da una casa ad un’altra. Tuttavia i gatti, come noi umani, sono diversi tra loro e solo voi padroni conoscete alla perfezione le abitudini, i vizi, le idiosincrasie del vostro amico a quattro zampe.
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Quattro zampe e tanta gioia
Gli animali domestici hanno, ognuno, la propria psicologia. Non ci vogliamo lanciare qui in teorie veterinarie ma un confronto tra padroni di gatti arriva facilmente a queste conclusioni: al netto di comportamenti comuni, ogni animaletto ha le sue paure, il suo carattere, i suoi vizi e le virtù. Solo il singolo possessore di animali domestici sa come trattare il proprio amico in situazioni anche radicali, come potrebbe essere appunto un trasloco.
Caratteristica comune ai gatti è l’attaccamento ai luoghi (laddove un cane è attaccato invece alle persone) ed è su questo che occorre lavorare maggiormente nelle fasi di un trasloco. Per un gatto, cambiare ambiente è un vero e proprio dramma, anche in situazioni temporanee come quando andiamo in vacanza e il micio è lasciato da qualche parente o in pensione. Come un gatto reagisca a questo evento, varia da esemplare a esemplare, ma possiamo proporre una riflessione: dopo quanto tempo dal trasloco iniziate a sentire “vostra” la nuova casa? Moltiplicate queste sensazioni e sperimenterete cosa prova, solitamente, un gatto.
Trasloco con il gatto: una questione di tempi giusti
- Cosa è meglio per il vostro gatto? L’approccio graduale o quello brusco?
- Quali sono i luoghi preferiti dal vostro gatto? Se fosse lui a traslocare, cosa porterebbe con sè?
- Come ve la farà pagare? Sciopero della fame o vendette più eclatanti?
- Soprattutto: ve la farà pagare in qualche modo o siete tra i fortunati possessori di un gatto calmo e “indifferente” al mondo?
- Infine ricordate che sarà sempre lui (o lei) a scegliere nella casa nuova il suo luogo di elezione.
Anche se ha fama di essere indipendente e misterioso, un gatto fa affidamento su di voi, vi riconosce come il padrone o amico bipede preferito. Non nascondetevi durante il trasloco, non dimenticate la sua affettività, non abbandonatelo e di tanto in tanto ricordategli la vostra presenza con coccole, carezze, qualche croccantino; anche se potrebbe trovarsi inizialmente spaesato nelle fasi del trasloco, la vostra compagnia lo rassicurerà.
Ad un certo punto il dramma del trasloco sarà superato e vi sembrerà che abiti lì da sempre. Ma il momento in cui il trauma rientrerà sarà stabilito solo dal felino e a voi non tocca altro che preparare il contesto e attendere.
Vediamo una scena di vita vera. Una ragazza un po’ timida vive in città per lavoro e ha un gatto. Siamo agli sgoccioli di agosto, le settimane in cui si torna dalle vacanze per riprendere la nostra attività e la nostra amica si trova a condividere l’ascensore con altri condomini il giorno del suo ritorno. Ha con sè due gabbiette e vari bagagli leggeri.
La conversazione “da ascensore” parte nel momento in cui una zampina nera esce dalla gabbietta, quasi a voler attirare l’attenzione. La ragazza supera la timidezza e risponde alle curiosità dei suoi compagni di ascensione: siamo stati molto in giro questa estate, non vede l’ora di tornare, sente l’odore di casa sua.
Un piccolo stralcio di vita quotidiana che riassume tutti gli interrogativi e i problemi di un trasloco con il gatto.
Devi effettuare un trasloco? Preventivo Traslochi
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